Pinot Grigio DOC- Livio Felluga

22,00

 

Vitigno Pinot Grigio

Annata  2020

Note Degustative Giallo paglierino acceso e brillante con lievi riflessi ramati. Al naso complesso, fine ed avvolgente. Ricco e floreale, con note di fiori di acacia, gelsomino, biancospino, ginestra e sambuco. A seguire, richiami di frutta a pasta bianca e gialla quali pera, pesca, mela golden ed albicocca, fusi in una fresca mineralità ed una piacevole nota agrumata. Sensazioni dolci di crema al limone e creme brûlé sono sorrette da una freschezza speziata. Al palato voluminoso, croccante, pieno. L’attacco è fresco e avvolgente, minerale e sapido. Aromi di bocca complessi con ricche note di pesca bianca, litchi, mela e melone invernale, si integrano a dolci sentori di pasticceria secca. Fresco, sapido ed equilibrato. Il finale molto lungo e persistente regala un retrogusto fruttato e salmastro.

Vinificazione Uva raccolta a mano. Delicatamente diraspata segue breve macerazione. Fermentazione a temperatura controllata in acciaio. A fine fermentazione il vino è stato mantenuto alcuni mesi sui lieviti, per aumentarne complessità, cremosità e vocazione all’invecchiamento.
Alcool 13%
Formato 0,75 l

Abbinamenti Particolarmente indicato per i piatti di pesce, antipasti di molluschi, risotti e sformati di verdure.

 

Produttore:

Esaurito

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Pinot Grigio DOC- Livio Felluga
Pinot Grigio DOC- Livio Felluga
22,00

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Ci sono profumi, gusti, momenti che fanno ritrovare il ritmo naturale delle stagioni, che riconciliano con il mondo e con la natura.

I vini Livio Felluga ci insegnano a riconoscere ed assaporare un’intera storia, il senso di un lavoro unico e appassionante.

Sono vini da apprezzare fino in fondo, per la ricchezza del passato, l’entusiasmo del presente e la forza del futuro; vini da condividere con chi amiamo, con chi stimiamo, con chi sa ritrovare piaceri perduti: sono i vini della Carta Geografica.

In Friuli, e ormai non soltanto in questa terra eletta per uomini e vini, Livio Felluga si identifica nella migliore tradizione enoica.
Una consolidata consuetudine di amore per il vino che dura in famiglia da sei generazioni.
Sin da quando Livio Felluga consacra l’amore per la collina restaurando i primi vigneti a Rosazzo, i suoi vini così inconfondibili per stile e profumi sono i vini della Carta Geografica: un’antica mappa della zona collinare del Friuli segno di un profondo legame con la storia e il territorio, riprodotta in etichetta dal 1956.

La visione pionieristica di Livio Felluga sulla centralità della conoscenza, il rispetto per il territorio e l’ossessione per la qualità, viene tramandata dall’azienda, oggi saldamente nelle mani dei suoi figli.

242 ettari, dei quali 187 destinati alla coltivazione della vite, costituiscono un ecosistema complesso con le Alpi sullo sfondo e lo sguardo che si spinge fino al mare.

14 vitigni dimorano in vigne intervallate a boschi, pendii erbosi, ulivi, sentieri, rii, fossati, gelsi e alberi da frutto: un grande ecosistema ricco di biodiversità.

320 singoli appezzamenti che sviluppano più di 550 chilometri di filari, dove si tramandano con passione antichi saperi e si sviluppano nuove conoscenze.
La Carta Geografica rappresenta con orgoglio i grandi vini bianchi d’Italia in oltre 80 Paesi, perpetuando il sogno di quel grande uomo che è stato Livio Felluga.

Il Sauvignon è un vino della tradizione friulana.

Vino fresco ed accattivante dagli inconfondibili e molteplici profumi in cui si evidenziano note di frutta esotica, peperone giallo, foglie di pomodoro, menta, lantana e bosso. 

Allevate in prevalenza a Guyot, le viti del nostro Sauvignon, affondano le radici nella Ponca (flysch di Cormòns in termini tecnici), terreno composto da marne e arenarie di origine eocenica stratificatesi sotto i mari nel corso dei millenni, che conferisce ai nostri vini sapidità e mineralità uniche.

La vendemmia si è svolta durante la prima metà di settembre.
L’uva sana e perfettamente matura è stata raccolta a mano, in piccole cassette, per preservare l’integrità della bacca.

Delicatamente diraspata e lasciata in macerazione per un breve periodo, è stata quindi sofficemente pressata, ed il mosto così ottenuto è chiarificato per decantazione.

È seguita la fermentazione a temperatura controllata in recipienti di acciaio inox.

A fine fermentazione il vino è stato mantenuto alcuni mesi sui lieviti, per aumentarne complessità, cremosità e vocazione all’invecchiamento.

Una volta imbottigliato, riposa in locali termocondizionati per l’affinamento.

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